Lion la strada verso casa

TRAMA: Nel 1986 Saroo un bambino di cinque anni segue il fratello più grande di nome Guddu  in stazione per aiutarlo in un lavoro. Guddu vedendo Saroo stanco lo lascia dormire su una panchina, ma al suo risveglio Saroo non trova nessuno spaventato decide di salire su un treno fermo per cercarlo quando all’improvviso il treno parte. Si scopre che è un treno che non fa fermate cosi si trova a percorrere 1600 km prima di scendere a Calcutta. Qui spaesato e impaurito si trova in una città molto più grande di quella nativa e senza una minima conoscenza della lingua. Dopo essere più volte sfuggito da trafficanti di bambini riesce a finire in un orfanotrofio dove dopo un po’  di tempo viene adottato da una coppia australiana. Qui vive una vita felice fino a che dopo aver mangiato un cibo della sua terra natia si ricorda della sua infanzia e decide di mettersi tramite google earth alla ricerca della sue origini e della sua famiglia.

TOP del film:

la storia: la cosa migliore di questo film è sicuramente la storia perché è una storia vera che ti lascia con il fiato sospeso fino alla fine e non ti risparmia qualche lacrima finale

il protagonista Saroo: la versione di Saroo da bambino regala un’interpretazione molto convincente a differenza di quella adulta

FLOP del film:

la parte centrale: la parte centrale del film risulta con un basso ritmo rispetto al resto del film pero considerando l’intensità e i ritmi alti tenuti dal film ci può stare questo calo di ritmo nella storia

Dev Patel:  sinceramente molto sopravalutato in questo film un interpretazione decente ma sicuramente non degna da meritare una candidatura all’oscar

2 pensieri riguardo “Lion la strada verso casa

  1. L’ho visto proprio il mese scorso. “Conobbi” Dev Patel in The Millionaire, di cui ho visto (tante, troppe volte) il film. Recitazione magistrale. Vorrei vederlo più spesso sul grande schermo. LION parte bene, ma dopo 30 minuti di film, fino all’ultimo la storia perde colpi e alcuni aspetti restano poco approfonditi. Diciamo che avevo le aspettative alte, ecco.

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